IL PROGETTO
Una proposta formativa riguardo le questioni di genere è necessaria nei contesti lavorativi per un doppio ordine di motivi.
In primo luogo è ancora assente nel dibattito pubblico generale italiano il giusto lessico per inquadrare le questioni di genere come importante tema sociale; nella stragrande maggioranza dei casi i media generalisti ne parlano come un problema sociale sostanzialmente secondario e trascurabile, riconducibile a “effetti collaterali” di altre questioni più importanti di natura politica, economica, civile.
In questo modo – secondo ordine di motivi – le persone coinvolte in un problema di genere nel loro contesto quotidiano, familiare come lavorativo, stentano a riconoscerlo e a definirne correttamente i tratti caratteristici e l’importanza. Ne conseguono, come spesso testimoniato dalla cronaca e dalle associazioni che si occupano di violenza di genere, casi di colpevolizzazione della vittima, mobbing, molestie sul lavoro, burnout aggravati dalla mancanza di specifici interventi pre e post evento legati al genere.
La proposta del modulo formativo è triplice:
– sgombrare il campo da una serie di pseudoconoscenze, pregiudizi e luoghi comuni sulle questioni di genere, la loro importanza per la convivenza civile di tutti e di tutte e per i corretti rapporti tra le persone nei luoghi di lavoro;
– aumentare la sensibilità dei partecipanti a quei contesti nei quali capita di adoperare o di essere presenti a sessismi di ordine linguistico, comportamentale o relazionale, in modo da sapere qual è la condotta da osservare più corretta socialmente;
– offrire gli strumenti per modificare le proprie abitudini (linguistiche, comportamentali e sociali) in modo da non essere più agenti inconsapevoli di discriminazioni di genere ma
persone interamente responsabili, negli spazi privati come in quelli pubblici, delle forze in gioco nelle relazioni con altre persone.
Lo scopo della formazione offerta è rendere i lavoratori e le lavoratrici consapevoli dei poteri in gioco nelle relazioni tra le persone nei differenti ambiti di lavoro, familiari, amicali, sociali in modo da renderli capaci di modificare in senso paritario quei rapporti e di essere sensibili ai quei cambiamenti.
OBIETTIVI FORMATIVI:
• conoscenza dei principali argomenti “di genere” e del corretto vocabolario da usare riguardo quelle questioni;
• conoscenza delle primarie fonti informative riguardo le questioni di genere;
• conoscenza dei contesti personali, familiari, sociali e lavorativi nei quali esistono, e possono diventare problematici, rapporti e relazioni connotati da possibili discriminazioni di genere; • acquisizione di capacità relazionali esenti da discriminazioni di genere.
CONTENUTI FORMATIVI (IN SINTESI):
• questioni di genere;
• storia dei femminismi;
• leggi e convenzioni internazionali e nazionali riguardo le questioni di genere;
• linguaggio e comportamento sessista, violenze di genere;
• riconoscimento di relazioni e gerarchie oppressive e discriminanti nel genere soprattutto nei luoghi di lavoro: sessismo benevolo, soffitto di cristallo, dispersione delle risorse femminili, paradigma di Goldenberg, maternal wall, segregazione professionale, male managing.
19 FEBBRAIO 2020 ore 9,30-16,30
CIVITAVECCHIA, SALA G.LANCIA – VIA PALMIRO TOGLIATTI