Comunicato ai lavoratori Fp Cgil, Fit Cisl, Fiadel Roma Lazio
Per fortuna non ci fidiamo di questo management e non siamo stati ad aspettare, dopo che il tavolo del 22 gennaio si era concluso in un nulla di fatto e AMA aveva chiesto di aspettare un fantomatico incontro in Utilitalia sulla riunificazione contrattuale.
Oggi ci è stato spiegato che quell’incontro non coinvolgeva Utilitalia, che era un tavolo tra aziende che aderiscono al CCNL delle imprese pubbliche del settore funerario, e che AMA ha mantenuto un “atteggiamento neutrale”: la riunificazione, citiamo testualmente, “non è in agenda”.
Un atteggiamento sprezzante.
Evidentemente, nel mezzo della crisi peggiore del settore, si è deciso di scaricare tutto sulla schiena degli operai, aumentando a dismisura il carico di lavoro nonostante gli organici siano ridotti all’osso. Sul settore amministrativo, nessun progetto. Ci si propone un tavolo sulla produttività, da discutere in futuro. Come sempre si gira in tondo e si temporeggia. Ma, lo ripetiamo, il tempo delle attese è finito. Continua lo stato di agitazione. Adesso apriremo formalmente le procedure, senza escludere il ricorso alla sciopero.
Ordine del giorno – Cgil, Cisl, Fiadel Servizi funebri e cimiteriali Approvato il 25 il 27 e 28 gennaio 2021 nelle assemblee dei lavoratori dei cimiteri Flaminio, Laurentino e Verano.
I lavoratori, riuniti in assemblea sindacale convocata dal Cgil, Cisl e Fiadel, tenuto conto dell’andamento del tavolo aziendale, chiedono alle organizzazioni sindacali di continuare e lo stato di agitazione proclamato dalle sigle, approvando il percorso di lotta, senza escludere il ricorso allo sciopero. I temi centrali, che si auspica trovino soluzioni al tavolo aziendale sono: – la crisi del servizio, senza precedenti, con aumento dei carichi di lavoro; – l’assenza di procedure operative chiare in applicazione del Dvr, con i rischi connessi per la tutela della salute e della sicurezza degli operatori; – l’assenza di sviluppi di carriera; – la mancanza di chiarezza sui ruoli, in particolare il sovraccarico di responsabilità in merito alle valutazioni sulle mineralizzazioni, che l’azienda ha deciso di scaricare sulle figure operaie; – l’assenza di un piano dei fabbisogni, tanto per il personale sempre più carente quando per gli strumenti di lavoro, spesso assenti; – il mancato riconoscimento delle mansioni più gravose e della professionalità acquisita, dovuta a un contratto nazionale che, a differenza di quello ambiente, appiattisce verso il basso e non remunera le prestazioni disagiate; – il mancato rinnovo delle indennità, ferme al 2013, per cui si chiede il raddoppio delle somme. Questi punti si inseriscono in un contesto di grave divaricazione dei trattamenti dovuti alla differenziazione contrattuale. Su questo punto si ritiene offensivo il costante rimando di AMA Spa ad altre responsabilità. O l’azienda riconduce tutto il personale allo stesso contratto nazionale o vanno rimosse tutte le differenziazioni e costruito un contratto di secondo livello che non umili la professionalità di chi opera nei Cimiteri Capitolini.
Comunicato e ordine del giorno in pdf