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Ancora una volta l’azienda e qualche “sindacalista” condiscendente, incompetente e con manie di protagonismo hanno realizzato un capolavoro.

  Hanno diviso i lavoratori parlando dei fantasmi del passato, hanno espresso giudizi sull’azienda e di conseguenza sui suoi dipendenti, che ne affosserebbero il futuro, e lo hanno fatto in accordo con una direzione aziendale che sembra sempre più dedita al mutismo selettivo e autoreferenziale.

  Dialogando con esponenti politici dei comuni soci, che brillano per inerzia e confusione, creano un’alleanza distruttiva e dannosa per le casse dei comuni stessi e quindi dei suoi cittadini, sempre più preoccupati di alimentare il turbinio di manager alla guida dell’impresa, che guidano con gli occhi bendati.

  Noi diciamo no a chi pensa di ammazzare un’azienda pubblica per tornare al sistema degli affarucci che da un lato ha ucciso GAIA, GAIA 2 e Lazio Ambiente, e dall’altro ha giustificato il ricorso a società private in appalto che sono state veicolo di violazioni dei diritti lavorativi, e in qualche caso anche di salute, dei lavoratori puntando all’occasione di lucrare su qualche assunzione di favore magari, come in qualche caso, veicolando l’industria del malaffare.

  Noi diciamo no a chi crede che l’equazione dei costi di Minerva si risolva solo minacciando di licenziare chi è in difficoltà, mentre al riparo del tetto degli uffici si ingrassa al calduccio, senza applicare la legge se non costretti dall’autorità pubblica, come nel caso degli indumenti, solo per citarne una.

  Noi diciamo no ai professionisti della ragioneria fantasiosa che non sanno leggere il contratto nazionale di lavoro, confondono qualifica e mansione, sbagliano le date del pagamento dello stipendio e sostengono di farlo nell’interesse dei lavoratori “ad ore” danneggiati.

  Per dire no a tutto questo, per svegliare i sindaci distratti dei comuni soci, che stanno facendo danneggiare i cittadini con un servizio retto solo dalla buona volontà di chi lavora, per difendere il diritto alla salute sancito dai protocolli nazionali sottoscritti con il governo per difendere chi lavora dal Covid, che l’azienda continua ad ignorare aspettando che ci scappi magari il morto e fare comunicati ipocriti di doglianza,

ci riuniamo in assemblea lunedì 3 Maggio, ultime 2 ore di ogni turno

Per dire no a tutto questo invitiamo i cittadini e le forze politiche dei comuni a partecipare e sostenere i lavoratori nella difesa del servizio pubblico, nella lotta contro gli abusi, nella difesa di un progetto di azienda pubblica in cui sembra siano rimasti solo i lavoratori a credere.

Scarica il volantino

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