Con lettera unitaria (clicca per scaricarla), Cgil, Cisl e Fiadel hanno diffidato AMA dal procedere con la mancata applicazione dell’Art. 8 del CCNL Utilitalia, che prevede l’obbligo di applicare il contratto di settore negli appalti. A questa prima iniziativa seguirà l’azione legale.
AMA ha deciso, dopo aver prodotto già 200 licenziamenti, di procedere con un’internalizzazione dei servizi sgangherata, sulla pelle dei lavoratori. E lo fa cancellando il contratto nazionale.
E’ un attacco ai lavoratori del settore, tutti, compresi soprattutto quelli di AMA. L’azienda fa dumping e risparmia sugli appalti, ma per aprire una strada pericolosissima che è quella dell’attacco al contratto nazionale. Lo fa tentando di togliere dignità alle relazioni sindacali e ai lavoratori.
Un fatto senza precedenti che evidentemente è figlio di un mandato politico: fare cassa ad ogni costo. Che questo fatto avvenga contemporaneamente alle promozioni allegre (e secondo noi illegittime) di quadri e dirigenti, da’ l’idea di quale sia il buco nero in cui è finita, di nuovo, l’azienda.