Alla luce della critica situazione sanitaria Nazionale e Regionale i lavoratori della ASL Roma 1 ognuno con il proprio ruolo, ancora una volta sono chiamati a dare un forte contributo alla gestione di pazienti affetti da covid-19 in particolare nel P.O. San Filippo Neri che si sta trasformando rapidamente Ospedale prevalentemente Covid con a regime 120 posti letto tra degenza ordinaria, terapie intensive e sub-intensive. La CGIL FP ASL Roma1 pur riconoscendo la drammaticità del momento della Regione e tralasciando al momento analisi critiche su come si è arrivati a questa grave situazione sanitaria, ritiene che sia priorità assoluta mettere in sicurezza, oltre ai pazienti stessi, tutto il personale, con particolare riferimento al personale sanitario più o meno direttamente esposto in quanto ultima linea di difesa contro il dilagare dell’infezione. La Cgil Aziendale ha denunciato già da tempo le criticità dei percorsi e stazionamento dei pazienti covid con particolare riferimento all’area del Pronto Soccorso della Radiologia d’urgenza del P.O. S.Filippo Neri, problematiche che tutt’ora sussistono e mai del tutto risolte da chi in Azienda ha la competenza per farlo. A tal proposito i casi di positività che stanno aumentando tra i lavoratori non sono un bel segnale. Pertanto a fronte della nuova emergenza chiediamo alla Direzione Aziendale di verificare che tutte le misure ed i protocolli previsti per la prevenzione e la sicurezza dei lavoratori siano attuate correttamente come ad esempio i percorsi sporco/pulito covid/no covid che devono essere protetti e delineati in maniera ferrea, dei quali sarebbe utile produrre una mappa cartacea, la fornitura dei presidi di DPI idonei ed in quantità sufficienti ogni giorno per tutto il personale, formazione a tutto il personale a seconda delle qualifiche..ecc. Altresì la CGIL ritiene indispensabile effettuare, oltre i test sierologici, uno screening con frequenza bisettimanale (tamponi/test rapidi) a tutto il personale, con la possibilità di eseguire test ogni qualvolta ci possa essere un sospetto di positività. La nostra preoccupazione è anche il futuro del P.O. S.Filippo Neri che ha subito dall’ultimo decennio un declassamento/ridimensionamento in termini di offerta sanitaria ai cittadini dovuto ai tagli alla sanità. Chiediamo che alla fine dell’emergenza possa tornare un presidio multidisciplinare di riferimento per questo quadrante territoriale. E su questo non saremo inerti spettatori!! I lavoratori della sanità non vogliono essere chiamati” Eroi”, fanno semplicemente il proprio lavoro, ma vogliono operare in sicurezza e con il giusto compenso. Un pensiero va ai lavoratori ancora precari ed a quelli esternalizzati che hanno condizioni economico/contrattuali inferiori e senza alcun “premio” nonostante operino anche in settori ad alto rischio contagio. Augurandoci che quanto prima questa emergenza finirà, questa Organizzazione Sindacale sarà sempre a fianco dei lavoratori e delle lavoratrici nonché della cittadinanza per una sanità Pubblica di qualità.
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