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ASL Frosinone, OSS, concorsi bloccati e procedura ferma. Fp Cgil all’azienda: “La direzione intervenga,  è vergognoso che in un anno non si sia fatto il concorso per gli OSS, sono figure essenziali”

La Fp Cgil scrive all’amministrazione della ASL di Frosinone in merito alla procedura indetta e poi bloccata per l’assunzione a tempo determinato di 120 operatori sanitari.

Il concorso annunciato a marzo 2019 per 200 posti a tempo indeterminato, di cui una parte, il 20%, riservata alla procedura di valorizzazione interna dei lavoratori che oggi operano come ausiliari, non è mai partito, mentre la procedura selettiva per soli titoli, pubblicata a fine 2019, e finalizzata all’assunzione di tempi determinati intanto che non si faccia il concorso a tempo indeterminato, è ferma.

L’azienda a oggi non ha proceduto nemmeno a formalizzare l’elenco dei candidati ammessi per i posti a tempo determinato.

La Fp Cgil Frosinone Latina, in una nota alla Asl, chiede “di conoscere i motivi che, dal 6 febbraio, non hanno permesso l’espletamento dell’avviso pubblico, attesa l’enorme necessità di personale che riveste tale profilo, ed entro quale data si presume di portare a termine la procedura”.

“Le figure degli operatori socio sanitari, così come ogni altra professionalità, sono indispensabili per colmare il crescente fabbisogno di personale sanitario, nel territorio di Frosinone come in tutta la Regione. In emergenza Covid, le assunzioni effettuate sono state fatte dall’unica graduatoria pubblica disponibile dello Spallanzani: se fosse stato espletato regolarmente il concorso pubblico della Asl Frosinone, oggi avremo a disposizione un numero maggiore di personale idoneo da immettere a tempo indeterminato nel sistema sanitario regionale, così come avvenuto per gli infermieri con la graduatoria del S. Andrea” dichiara la Fp Cgil.

“La procedura selettiva a tempo determinato è immotivatamente ferma: immettere in servizio 120 OSS consentirebbe di ridurre il ricorso al lavoro straordinario nei reparti e nei servizi sanitari, togliendo pressione al personale in servizio e riducendo il carico sul fondo di disagio e per l’affidamento di incarichi, inoltre si sarebbe data una risposta sia al personale oggi ancora sottoinquadrato come personale ausiliario, che lamenta di svolgere mansioni superiori, sia agli infermieri che nei reparti, vista l’assenza degli OSS, lamentano di svolgere anche mansioni inferiori”, sottolinea il sindacato.

“L’inefficienza dell’amministrazione, specie di chi ha la responsabilità di portare avanti le procedure, ha causato un danno ai lavoratori e agli stessi servizi della Asl. Il direttore generale intervenga immediatamente per comprendere i motivi dell’inerzia e per sbloccare una procedura essenziale al livello e alla qualità dei servizi erogati ai cittadini”, conclude la Fp Cgil territoriale.