“Rimarginare la ferita, con uscita Multiservizi dramma sociale alle porte”
“In un periodo ordinario non parleremmo, perché oggi è arrivata la tragica notizia del secondo decesso di un lavoratore di AMA. Alberto, 65 anni, autista di Rocca Cencia, stabilimento già sconvolto da un decesso. Alla famiglia e ai colleghi va la nostra vicinanza e il nostro cordoglio. Ma questa fase ci obbliga ad affrontare problemi che fino ad oggi non avevamo incontrato lungo la nostra strada. Quello dei lavoratori che operano nel servizio di raccolta porta a porta delle Utenze non Domestiche per l’associazione temporanea d’impresa con capofila Multiservizi è un dramma nel dramma coronavirus. Un appalto sbagliato, scritto male, gestito peggio. Bisogna fare tutto il possibile per rimarginare la ferita di questi anni, evitare il dramma sociale alle porte”. Così una nota Natale Di Cola, Segretario della Cgil Roma e Lazio, e Giancarlo Cenciarelli, Segretario Generale Fp Cgil Roma e Lazio, intervengono in merito al drammatico epilogo della vertenza Multiservizi-UND.
“Abbiamo sempre combattuto contro le esternalizzazioni e pensiamo che ad AMA servano assunzioni, progettualità, impianti, modernizzazione. Ma oggi bisogna mettere in campo tutti gli strumenti possibili, anche quelli non utilizzati in questi anni e che noi stessi abbiamo ritenuto rischiosi. Bisogna iniziare a dire con chiarezza che se, con le necessarie condizioni industriali, l’internalizzazione dei servizi è un valore, è altrettanto vero non si può fare ad ogni costo e che queste donne e questi uomini non possono essere lasciati per strada dopo essere stati spremuti. Bisogna parlare di internalizzazione del personale – concludono Di Cola e Cenciarelli – e farlo in una sede istituzionale che metta la parola fine a una vertenza troppo lunga e troppo dolorosa”.