RICONOSCIUTO L’ADEGUAMENTO DELL’INDENNITA’ DI AMMINISTRAZIONE AI LAVORATORI E LAVORATRICI ANVUR A PARTIRE DAL 2023
LA LOTTA PAGA! NON CI FERMEREMO FINO AL RICONOSCIMENTO DEGLI ARRETRATI 2020-2021-2022.
Con l’approvazione della legge di bilancio 2023 si chiude la prima tappa del percorso di rivendicazione dei lavoratori e lavoratrici ANVUR, sostenuto sin dal primo momento da FP CGIL e CISL FP che hanno posto al tavolo sindacale il tema dell’esclusione dell’Agenzia dall’innalzamento delle indennità di amministrazione dei ministeri deciso dal DPCM 2021, e segnatamente dall’indennità del MUR cui ANVUR è agganciata.
Quasi 12 mesi di lotta, di costruzione di un percorso fatto di pressioni alle parti amministrative e politiche, innumerevoli confronti sindacali, incontri, assemblee, 14 note inviate a tema perequazione, indirizzate all’Amministrazione e/o alle Ministre di riferimento che si sono avvicendate, proclamazione dello stato di agitazione, manifestazioni e presidi, fino allo sciopero del 12 dicembre, in cui la totalità dei lavoratori e lavoratrici attive di ANVUR ha rinunciato ad una giornata di salario per dare un segnale forte di determinazione a rivendicare equità nelle retribuzioni.
A seguito dello sciopero l’incontro di FP CGIL e CISL FP con la Ministra dell’Università Bernini ha portato ad una soluzione concreta, con l’inserimento in legge di bilancio dei commi 575-578 art. 1 che riconoscono a partire dal 2023 l’adeguamento dell’indennità di amministrazione in parte con risorse dell’ente, come chiedevamo da tempo. E grazie alla lotta e alle rinunce dei lavoratori anche il direttore e i dirigenti di Anvur potranno giovarsi della perequazione con cospicui riconoscimenti economici.
Siamo molto soddisfatti di questo risultato, ascrivibile all’impegno convergente di tutte le forze in campo, ma innanzitutto alle lavoratrici e ai lavoratori dell’Agenzia, che non hanno mai mollato la presa, convinti della correttezza delle loro richieste. Ma non dimentichiamo che sono escluse da questo adeguamento ancora altre agenzie, e che manca a questo provvedimento normativo il riconoscimento degli arretrati dell’indennità a partire dal 2020, con una perdita molto consistente in termini economici e previdenziali, pari a circa 5000 euro per l’area II e 7500 per l’area III.
Come FP CGIL e CISL FP vigileremo per la puntuale e tempestiva attuazione della norma appena approvata e non ci fermeremo nella rivendicazione fino al riconoscimento degli arretrati 2020-2021-2022.