“Non possiamo entrare nel dettaglio delle singole operazioni di raccolta, perché bisognerebbe vedere i filmati integrali. Di certo sappiamo che dall’inizio dell’appalto denunciamo una gestione da parte di Ama del tutto inadeguata. Il bando è stato scritto male e gestito peggio.
Che i giri di raccolta siano organizzati male e non coincidano con le necessità degli esercenti, il sindacato lo dice dal primo giorno. Ama lo sapeva da subito. E questa gestione causa grandi disservizi.
Le domande da porsi sono tre. Quante penali sono scattate soprattutto nei primi mesi di gestione? E sui lotti gestiti dall’associazione temporanea di impresa con capofila Multiservizi, si può accettare che una società al 50% di Ama vinca un appalto al massimo ribasso e poi lo gestisca così? Può essere proprio questa associazione temporanea di impresa, con mezzi e uomini insufficienti, a licenziare i lavoratori?
Il 17 ottobre saremo in regione a discutere proprio dei 25 licenziamenti da parte di Isam, una della società dell’ati. Non vorremmo che come sempre a pagare fossero i lavoratori.
Il 15 ottobre questi lavoratori sciopereranno e manifesteranno assieme ai lavoratori di Ama riuniti in assemblea davanti alla sede di Calderon de la Barca. È un problema di tutti e in troppi si sono voltati dall’altra parte mentre segnalavamo puntualmente i problemi”.
Lo dichiarano in una nota Fp Cgil, Fit Cisl e Fiadel di Roma e Lazio.