Vai al contenuto
Home » Ama-Coronavirus, tavolo sulle misure: un passo avanti e due indietro

Ama-Coronavirus, tavolo sulle misure: un passo avanti e due indietro

Dopo l’incontro odierno con gli Rlssa (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza), si è tenuto il tavolo di confronto con AMA in una lunga videoconferenza a seguito del protocollo sottoscritto il 14 marzo tra Governo e parti sociali, per il contenimento della diffusione del Coronavirus.

Ama si è impegnata a istituire il Comitato per l’applicazione delle regole, che si terrà almeno due volte a settimana e sarà composto da azienda, rappresentanze aziendali e Rlssa.

L’azienda emetterà sia un bollettino periodico su sanificazioni e smartworking (anche sul pregresso, visto che gli interventi su mezzi leggeri e ambienti di lavoro sono partiti o ad esempio, lo abbiamo appreso oggi, il lavoro agile attivato ha raggiunto quota 427 su 520 domande giunte in direzione) che un Ods con regole finalmente chiare (si spera) sul contingentamento degli accessi, le procedure da seguire per garantire maggior prevenzione, le istruzioni operative per le unità produttive sull’igienizzazione dei mezzi e delle postazioni da effettuare ad ogni turno e sulle regole per evitare il contatto interumano. È stato chiarito che va vietato in modo ferreo l’accesso ai mezzi aziendali a tre operatori (soprattutto Cr e mezzi pesanti), come purtroppo è accaduto in questi giorni, e che la sanificazione verrà effettuata su tutti i mezzi (compresi Doblò, CF nei cimiteri, e OM nelle officine). Allo stesso va chiarito l’utilizzo dei Dpi e specificato in quali condizioni vadano obbligatoriamente forniti ai lavoratori, a prescindere da quello previsto dai documenti di valutazione dei rischi.

Inoltre l’azienda ha dichiarato di aver predisposto e che presenterà a breve un piano di riorganizzazione dei servizi in base alle attuali esigenze (riduzione delle attività non necessarie, rimodulazione o ad esempio riduzione dell’utilizzo del lavoro domenicale non necessario). Abbiamo ribadito la necessità di chiudere i Centri di raccolta, chiudere i Cimiteri, ridurre il lavoro domenicale e limitarsi ai servizi incomprimibili.

Qualche passo, avanti che misureremo dagli Ods che usciranno, dai bollettini che riceveremo e dai prossimi incontri.

Un grande, inaccettabile passo indietro è quello che AMA continua a fare nel non voler riaprire le docce. Un argomento che ha portato a un vero e proprio scontro durante il tavolo, e su cui l’Azienda non dà spiegazioni all’altezza. Un errore e una vera e propria punizione per lavoratori che, in settimane così difficili e con l’apprensione generale che si è generata, dovranno mantenere in piedi i servizi pubblici. Su questo torneremo in tutte le sedi a pretendere il ripristino.

Continueremo a tenervi informati.

Fp Cgil, Cisl Fit, Fiadel AMA

***

Scarica il comunicato unitario ai lavoratori

Scarica il verbale redatto dall’azienda (e non sottoscritto per ragioni logistiche, trattandosi di una videoconferenza)