Lavoratori precari di Agenas in sciopero il 22 gennaio. Giancarlo Cenciarelli, Roberto Chierchia e Sandro Bernardini – segretari generali di Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Lazio e Uil Fpl Roma e Lazio – dopo l’ennesimo nulla di fatto che ha smentito gli impegni assunti ieri dal Ministero per la Pa a seguito della mobilitazione di queste settimane, annunciano tempesta.
“E’ una vergogna che in piena pandemia e all’inizio della più grande campagna di vaccinazione di tutti i tempi, si lascino a casa i 70 lavoratori che, insieme ai colleghi, mandano avanti l’agenzia nazionale incaricata di coordinare e fare controlli sui sistemi sanitari regionali”, attaccano i segretari generali di categoria. “Non c’è logica organizzativa, né rispetto per le competenze e per il lavoro altamente qualificato che, anche a dispetto delle condizioni contrattuali, questi lavoratori stanno svolgendo all’interno di una agenzia pubblica strategica come l’Agenas. L’indifferenza del Dg Domenico Mantoan, così come l’inerzia del Ministero della Salute sono imbarazzanti e preoccupanti”.
“Si tratta peraltro di operatori in servizio anche da più di un decennio e che hanno tutti maturato i requisiti per la stabilizzazione ex lege Madia. E’ inaccettabile rinunciare alla loro professionalità e indebolire in questo modo il sistema sanitario. Quando poi ci risulta che si stanno attivando, in barba ad ogni principio di trasparenza, contratti di consulenza e collaborazione ad personam, senza invece trovare soluzione per i precari”, rimarcano Cenciarelli, Chierchia e Bernardini. “Una situazione che fa a pugni con gli annunci rassicuranti del governo sulla gestione dell’emergenza: la salute delle persone non si protegge con gli slogan, ma con la qualità del lavoro, l’organizzazione e gli investimenti. A partire da quelli sul personale”.
I segretari regionali di categoria mandano quindi un messaggio chiaro anche al ministro per la Pa: “Non c’è stato alcun passo avanti né sul rinnovamento della pubblica amministrazione, né tanto meno sulla lotta al precariato. Anzi, invece di dare certezze a chi lavora ogni giorno al servizio delle persone, ci si presenta con questo bel pacco di Natale, mettendo alla porta i precari di Agenas dal 1° gennaio. Noi non ci stiamo, non smetteremo di denunciare la realtà dei fatti e di mettere in atto tutte le forme di protesta per pretendere la proroga e la stabilizzazione dei lavoratori”.
“Per questo sono già pronte nuove iniziative, a partire da un nuovo presidio il 4 gennaio sotto il Ministero della Salute, e il 22 il personale di Agenas incrocerà le braccia”, concludono Cenciarelli, Chierchia e Bernardini. “Sarà un’azione estrema per evitare il disastro di un’emorragia di competenze e il dramma dei licenziamenti. Pretendiamo garanzie concrete per i lavoratori e per il funzionamento dell’agenzia. E non ci fermeremo finché non le avremo ottenute”.