In tantissimi oggi sotto al Ministero della Salute, in piazza Castellani, per lo sciopero dei lavoratrici e lavoratori di Agenas, a sostegno della lunga e difficile vertenza dei 70 ex precari lasciati a casa da gennaio. 70 professionalità che per anni hanno affiancato il personale di ruolo in forza all’agenzia, per le quali da mesi ogni tentativo di stabilizzazione è andato fallito. Ultimo, l’emendamento al decreto sostegni, fermato da un parere negativo del Ministero della Funzione Pubblica.
“Intere famiglie sono alla fame, mentre le attività dell’agenzia, fondamentali soprattutto in questi mesi per la gestione dell’emergenza sanitaria, il monitoraggio e il coordinamento tra stato e regioni, sono ferme e rallentate. La solidarietà del personale che, pur avendo un ruolo stabile all’interno dell’agenzia, oggi ha scioperato e manifestato al fianco dei loro ex colleghi, basta da sola a significare quanto essenziale sia stato il loro contributo per le attività dell’agenzia e quanto paradossale sia stata la scelta di non garantire un futuro a questi lavoratori, mentre di contro , senza ne trasparenza ne confronto, si sono continuate ad attivare consulenze e ad avviare altre selezioni a tempo determinato, sostituendo precariato con altro precariato”, dichiarano Paolo Terrasi, Sandro De Paolis e Angelo Angritti – responsabili di Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Lazio e Uil Fpl Roma e Lazio.
“Siamo stati ricevuti dai vertici del Ministero, presente anche il DG di Agenas Mantoan, mentre i lavoratori erano in protesta. Si è definita l’istituzione di un tavolo tecnico con i due Ministeri Coinvolti, Funzione Pubblica e Mef, ed Agenzia. Agenas dovrà presentare le reali esigenze di organico, alla luce degli specifici compiti assegnati per la gestione della pandemia e inclusi nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con l’obiettivo di individuare, entro 15 giorni, la definitiva soluzione normativa che porti al reintegro e alla progressiva stabilizzazione del personale, anche valutando in alternativa soluzioni temporanee”, proseguono i sindacalisti.
Il 20 di maggio saremo nuovamente convocati dal Ministero per conoscere e comprendere le soluzioni individuate dal tavolo tecnico. Ci auguriamo che questo sia l’ultimo tratto di un percorso lungo e difficile, che ha sfiancato lavoratori e famiglie intere, calpestando la dignità delle persone e lasciando l’Agenzia senza risorse fondamentali. Ringraziamo tutte le lavoratrici e i lavoratori che hanno contribuito, oggi come sempre, a rendere forte e visibile la protesta, con una grande risonanza sui media locali e nazionali. Il sistema pubblico dei servizi alla salute va, nel suo insieme, sostenuto e potenziato: con Agenas è l’ora di ripristinare trasparenza e diritti e ottimizzarne il funzionamento anche alla luce del ruolo centrale e strategico che è chiamata a svolgere per il Paese”, concludono Terrasi, De Paolis e Angritti.
LE FOTO DEL PRESIDIO
smartslider3[52]