“Da anni ci battiamo per il riconoscimento della funzione educativa dell’AEC/OEPA ma ad oggi Roma Capitale non ha dato seguito a nessuno degli impegni presi in questa direzione.
Dopo l’audizione alla riunione congiunta delle Commissioni Scuola e Sociale del 6 luglio, lunedì 19 luglio abbiamo incontrato l’Assessora Mammi, la Presidente della Commissione Scuola Zotta, la direttrice del Dipartimento Servizi Educativi e Scolastici Massimiani ed i responsabili degli uffici a cui abbiamo illustrato le proposte della FP Cgil di Roma e Lazio per la modifica del Regolamento per il servizio educativo per l’autonomia degli alunni con disabilità.
L’apertura del percorso per la modifica del regolamento è stato un preciso impegno, poi disatteso, assunto dalla precedente Assessora Baldassarre a settembre 2019. Condivisa l’intenzione, sia Mammì che Zotta hanno però spostato l’avvio del confronto a settembre, dopo che il Consiglio di Stato si esprimerà sul bando di gara oggetto di ricorso. Condizione che, a dire della presidente Zotta, non consente oggi di iniziare la discussione sul Regolamento.
Ricordiamo che modificare il Regolamento è essenziale sotto diversi aspetti, per riconoscere realmente il ruolo educativo di questa figura e migliorare le quotidiane condizioni di lavoro. Riconoscere l’inquadramento nella categoria D1 di questi lavoratori, come prevede il CCNL, dare una più precisa definizione di ruoli e mansioni ed avere diritto al pasto, essere coinvolti nella stesura dei Piani educativi individuali, consentire la partecipazione non più facoltativa e in orario di lavoro ai GLHO (Gruppo di lavoro per handicap operativo), così come individuare vincoli più stringenti per garantire la continuità del lavoro nei cambi appalto, ricordando che la continuità dell’assistenza ha un valore importante nel rapporto con gli studenti. E, sempre in tema di appalti, prevedere un diverso sistema di affidamento che superi le gare al massimo ribasso.
A settembre, nell’attesa della sentenza sul “Bandone”, i servizi riprenderanno con proroghe, con il rischio di una riduzione di ore di servizio e di non rispetto del CCNL vigente. Dopo la sentenza, si saprà se la gara andrà avanti o se il Comune deciderà di procedere in altro modo. La delibera approvata il 20 luglio promette la gestione diretta del servizio e all’istituzione della figura dell’OEPA all’interno dell’organico di Roma Capitale, con l’ipotesi di iniziare ad assumere 300 operatori tramite concorso, a partire dal 2023. Tuttavia, mancano dei passaggi (la delibera 47 sul piano triennale prevede il profilo OEPA ad esaurimento con solo 9 lavoratori e le 300 nuove assunzioni di cui si parla sono un contenitore generico di personale da definire, quindi non necessariamente OEPA) e i numeri parlano chiaro: se tutto andasse per il verso giusto, il tempo che occorrerebbe per completare tutte le assunzioni degli OEPA attualmente operanti per conto di Roma Capitale, sarebbe di 30 anni, prevedendo nel percorso la coesistenza di alcuni, il 10%, assunti dal Comune e il 90% dipendente da gestori privati in regime di appalto. Percorso molto differente da quello discusso con l’assessore al personale a luglio del 2020 da noi, insieme a Cisl e Uil, in cui si era chiesta l’attivazione di un processo straordinario come quello per assunzione dei lavoratori delle pulizie, che non lasciasse nessuno fuori o proiettasse da qui a 30 anni la chimera dell’assunzione.
Infine, abbiamo incontrato pochi giorni fa l’Assessorato al Lavoro della Regione Lazio, per chiedere ancora una volta alla Regione l’attivazione di un sostegno al reddito per gli AEC/OEPA durante il periodo estivo. L’Assessorato si è dichiarato disponibile ad elaborare insieme al sindacato una proposta da sostenere a livello nazionale una soluzione al tema della sospensione estiva e di un sostegno al reddito per migliaia di lavoratori che, ad oggi, passeranno l’ennesima estate senza stipendio. Continueremo a portare avanti la nostra battaglia e a sostenere la piattaforma costruita insieme a lavoratrici e lavoratori OEPA, per dare loro dignità, vederne riconosciuto il giusto ruolo e concrete prospettive di stabilizzazione”.
Così in una nota Giovanni Alfonsi, Fp Cgil di Roma e Lazio.