È ormai una mobilitazione permanente e lungo tutto l’anno quella che caratterizza l’azione sindacale della Cgil per una nuova cultura di genere. La giornata internazionale contro la violenza sulle donne, nel 2020, impone una riflessione contemporanea su come il Covid si è inserito in un tessuto già squilibrato di pregiudizi, asimmetrie, discriminazioni, acuendo le disparità e aggravando i fenomeni, così come rendendo più difficile l’accesso a strutture d’aiuto o il contatto stesso con le proprie reti sociali di sostegno.
Sono aumentati i casi di violenza fisica, aumentano le vittime di abusi fisici e psicologici, e si fa strada, più evidente, una forma di violenza più subdola, quella economica, fatta di molteplici disparità e limitazioni in termini di diritti, welfare, accesso al lavoro: 1 donna su 2 non lavora, il 30% lascia il lavoro dopo il primo figlio, il 60% dopo la separazione si ritrova nell’indigenza, la differenza salariale arriva in alcuni settori al 40%.
Ed è quindi sempre più centrale riflettere sulla complessità di questi fenomeni, che hanno molteplici effetti ma si fondano su un sottotesto culturale che rischia, peggiorando le complessive condizioni economiche, di retrocedere piuttosto che avanzare, per mettere in fila strumenti e proposte per contrastare la violenza e riequilibrare diritti, ponendo le condizioni per una migliore giustizia sociale e parità di trattamento, dall’azione contrattuale alle proposte normative.
È una crisi sociale che nel lavoro vede uno dei principali contesti di emersione. Ed è con le politiche del lavoro e sui posti di lavoro che è necessario agire, oltre che sul complessivo sistema di servizi e su quelle leve di welfare che possano davvero sostenere la vita delle donne in questa società.
Come sempre, pur con le limitazioni dovute all’emergenza, la Giornata sarà occasione di confronto e discussione tra lavoratrici e lavoratori nelle tante assemblee organizzate da delegate e delegati Fp Cgil nei posti di lavoro. L’ appuntamento della Federazione nazionale è il 25 novembre alle 10.30 in diretta Facebook con “In cammino insieme per scardinare la violenza – dal #MeToo alla convenzione ILO 190, contro la violenza di genere nei posti di lavoro”, il confronto del sindacato con politici, rappresentanti di associazioni e tanti ospiti.
Diamo il nostro sostegno a un’importante iniziativa contro il body shaming, ovvero la derisione dei corpi che non rientrano nei contemporanei stereotipi di bellezza, nata da un’idea di Monica Maggi, Presidente dell’associazione Libra: il calendario 2021 “Noi siamo Stupende”, con le foto di Luana Firmani. Il costo del calendario è di 10 euro: il ricavato sarà interamente devoluto a BeFree, da sempre impegnata nella lotta alla tratta, alle violenze e alle discriminazioni, che da anni cura e gestisce sportelli antiviolenza come quello all’A.O. San Camillo, un’iniziativa fortemente sostenuta dalla Fp Cgil. Per info sull’acquisto: maggi.monica@gmail.com (vedi qui le foto)
Il calendario verrà presentato il 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, alle ore 16.00 presso Assemblea Testaccio (via A. Volta 22, Roma).